If we had the sensory apparatus of some other of the earth’s organisms, ‘reality’, would seem quite different

Irvin Rock

Con questa frase Irvin Rock ha evidenziato un concetto di realtà, specifica per ogni essere vivente, per cui non esiste un modo univoca di percepirla, in quanto mediata dall’acquisizione d’informazioni dall’ambiente circostante, tramite i sistemi sensoriali.
Le funzioni sensoriali rappresentano la capacità di raccogliere informazioni esterne ed interne al nostro organismo, generando una comprensione del mondo, grazie al corpo che presenta strutture in grado di generare conoscenza, i recettori, cellule specializzate deputate a trasformare un qualunque stimolo in un segnale elettrico rappresentando il sistema di codificazione informazionale condiviso dal sistema nervoso. [1]

QUANTI SONO I NOSTRI SENSI?

I sistemi sensoriali recepiscono, trasmettono ed integrano le informazioni che fanno riferimento ai sensi, cui tradizionalmente basati sullo schema concepito da Aristotele nel IV secolo a. C. che ne prevede cinque: la vista, l’udito, il tatto, il gusto e l’olfatto. [2]

La lista prototipo di cinque sensi concepita da Aristotele è ormai obsoleta. Nel corso del tempo sono stati individuati molti altri sensi che contribuiscono alla conoscenza del mondo esterno e del proprio corpo, come ad esempio nella categoria somatosenoriale rientra oltre che il tatto attraverso la meccanocezione (vibrazione, pressione, sensibilità tattile epicritica e protopatica), anche la percezione della posizione e movimento del nostro corpo (propriocezione), la sensibilità al caldo e al freddo (termocezione) e il dolore (nocicezione). [3]

Inoltre è presente anche l’interocezione cioè il senso della condizione fisiologica del corpo nel suo complesso e che consiste nella percezione dei segnali e delle informazioni interne, quali ad esempio, il respiro, la peristalsi gastrointestinale, il senso di fame e sazietà, costituendo un elemento essenziale per l’omeostasi e influenzando i processi cognitivi ed emotivi. Senza più quindi limitarla alla sola afferenza viscerale. [4]
Infatti è interessante notare anche i diversi disturbi di salute connessi all’alterazione dei processi interocettivi, fra cui il dolore cronico, i disturbi post-traumatici da stress, i disturbi affettivi, le dipendenze (uso di droghe, fumo da sigaretta, alcol). [5-6-7-8]

La propriocezione e l’interocezione sono la base della self-awareness ovvero l’autocoscienza, un costrutto che si riferisce alla capacità complessiva di una persona di dirigere accuratamente la propria attenzione su varie sensazioni interne costruendo una propria consapevolezza del proprio corpo come oggetto fisico, con proprietà fisiche ma che può interagire con altri oggetti. [9]

LA REALTÀ INDIVIDUALE

Le caratteristiche del nostro corpo, compresi i sistemi sensoriali, sono un prodotto della selezione naturale.
I nostri sensi si sono evoluti, dunque non dobbiamo aspettarci, che funzionino perché ricreano nella nostra testa un modello perfetto del mondo. I sensi devono funzionare solo in modo che creino un modello funzionante, non perfetto, consentendoci di sopravvivere, non è necessario che rappresentino il mondo fisico reale ed è per questo motivo che ogni essere vivente, vive in una sua realtà che non è però la rappresentazione fisica del mondo. Infatti esiste una differenza per ogni essere vivente, pertanto, studiando altri animali è importante riconoscere le differenze, in quanto ogni animale dovrebbe evolvere un sistema sensoriale adattato al suo ambiente e, quindi, ogni animale possiede un sistema sensoriale diverso, il più adatto per la sopravvivenza della specie. Gli esseri umani possono percepire vari tipi di sensazioni e con queste informazioni viene determinato il nostro movimento motorio. Diventiamo consapevoli del mondo attraverso la sensazione. Le sensazioni possono anche essere protettive per il corpo, registrando ad esempio il freddo o il caldo dell’ambiente e la puntura dolorosa dell’ago. Tutte le attività quotidiane portano associazioni con sensazioni. [10]

LA DIFFERENZA TRA SENSAZIONE E PERCEZIONE

La sensazione e la percezione sono due fasi distinte, in cui la sensazione è una funzione che si basa sulla ricezione di uno stimolo ambientale, mentre la percezione invece è un passo successivo che comprende un processo articolato, in grado di integrare ed elaborare le informazioni ottenute dalle diverse modalità sensoriali fin ora descritte, con la conoscenza, a sua volta fondata su esperienze precedenti e sul controllo delle ipotesi, ponendosi come obbiettivo l’assegnazione di  valore, significato ed utilità.
La percezione dunque è un processo di: organizzazione; identificazione; interpretazione.

L’INGANNO DEI SENSI

Sebbene i sensi siano tradizionalmente visti come una recezione passiva, lo studio delle illusioni e delle immagini ambigue ha dimostrato che i sistemi percettivi del cervello influenzano attivamente i sistemi sensoriali nel tentativo di costruire utili rappresentazioni dell’ ambiente.[11]

Un esempio è l’illusione di Müller-Lyer ovvero un’illusione visiva, che consiste nella percezione data da un aspetto centrale di un’immagine, come la lunghezza di una linea che può sembrare più lunga o più corta a seconda di come essa termini, apparendo distorta in virtù di altri aspetti dell’immagine considerando la configurazione “in” (>—<) oppure la configurazione “out” (<—>), in cui la linea orizzontale (con le punte delle frecce rivolte verso l’esterno) dovrebbe apparire più lunga della linea orizzontale (con le punte delle frecce rivolte verso l’interno). Tuttavia, sono in realtà della stessa lunghezza.

illusione di Müller-Lyer         

Influenza nel mondo occidentale

In poche parole l’illusione è generata da due due segmenti oggettivamente uguali, nonostante è possibile vedere i due segmenti di lunghezze diverse (che generano quindi l’illusione). Da un lato abbiamo la realtà del dato oggettivo, dall’altro l’apparenza. In base a questa discrepanza è possibile denominare questo fenomeno “illusione” considerandolo un esempio di come i sensi, in alcuni casi, possano ingannarci. [12]

L’INFLUENZA DELLA CULTURA NELL’ ILLUSIONE DI MÜLLER-LYER

Ci sono stati numerosi tentativi di spiegare come funziona l’illusione di Müller-Lyer, tra cui è coinvolto anche il cosiddetto “errore dello stimolo“, cioè un classico errore percettivo che consiste nel percepire il mondo non affidandosi alle caratteristiche fisiche ma seguendo le specifiche conoscenze di cui gli individui dispongono a riguardo. Motivo per cui gli individui di cultura occidentale (i quali sono frequentemente esposti alla visione di angoli retti) risultano più suscettibili rispetto ad individui appartenenti ad altre culture.
Ad esempio gli europei e gli americani vengono quasi interamente ingannati dall’illusione ottica, le tribù africane vedono le due linee per quello che sono, e cioè di lunghezza uguale. La nostra civiltà è abituata a vivere in un ambiente squadrato come case, palazzi, tavoli, sedie ed altro ancora, mentre invece nel caso delle tribù africane sembrano essere “immuni” a questo problema, dato che gran parte delle loro capanne è di forma circolare e la natura non presenta forme così precise quanto quelle artificiali. Si tratta quindi di abitudine alle geometrie o anche una influenza delle culture nella percezione, creando un eredità culturale.

Molte di queste differenze culturali risalgono a millenni fa. I filosofi dell’antica Grecia, che hanno costituito la base per gran parte della filosofia occidentale moderna, tendevano ad analizzare gli oggetti in isolamento dal loro contesto, mentre gli antichi filosofi orientali erano molto più interessati alla relazione tra un oggetto e il suo contesto. Le eredità culturali continuano ad esprimere delle differenze nel modo in cui gli occidentali e gli orientali percepiscono il mondo.
Proprio come è più probabile che gli orientali si concentrino sugli oggetti nel contesto, così credono anche che le persone siano entità sovrapposte che si relazionano con le altre persone nelle loro vite il che implica che tutti sono interconnessi. Gli occidentali hanno maggiori probabilità di credere di essere distinti dalle altre persone.

PUOI IGNORARE LE EMOZIONI DEGLI STUDENTI DIETRO IL RAGAZZO PRINCIPALE NELLA SEGUENTE IMMAGINE?

Quando agli studenti è stato chiesto di giudicare le emozioni del personaggio centrale, se fosse felice, triste o arrabbiato, il 72% degli studenti giapponesi ha affermato di non essere in grado di ignorare le emozioni delle persone sullo sfondo, mentre solo il 28% degli studenti americani hanno avuto la stessa reazione. Naturalmente, gli studenti orientali hanno valutato il personaggio felice come meno felice, in quanto i quattro personaggi sullo sfondo esprimevano emozioni diverse.
Gli studenti giapponesi hanno trascorso molto tempo a guardare i quattro volti sullo sfondo, mentre gli americani si sono concentrati quasi esclusivamente sull’espressione del grande viso in primo piano. [13]

VALUTAZIONE DEI SISTEMI SENSORIALI

Il fisioterapista deve possedere tutte le capacità e competenze per discriminare le patologie.

L’esame del sistema sensoriale, parte dell’esame obiettivo neurologico, è necessario se il paziente ha una malattia cronica, che può provocare neuropatia o qualsiasi lesione spinale seguito da disturbi della sensibilità. [14]

La valutazione dei sistemi sensoriali consiste nell’analisi delle capacità sensitive e dipende fortemente dalla capacità e dal desiderio del paziente di collaborare.

  • La sensazione appartiene al paziente (cioè è soggettiva) e l’esaminatore deve quindi dipendere quasi interamente da ciò
  • Si realizza in un ambiente tranquillo, confortevole e a occhi chiusi, riducendo al minimo il rumore, per evitare le interferenze di informazioni, in modo comparativo con il lato sano qualora sia possibile. La concentrazione del paziente e dell’esaminatore sono indispensabili quindi è opportuno se necessario fare delle pause.

È consigliabile per una buona interpretazione dei risultati che sia sempre lo stesso terapista, l’esecutore delle valutazioni successive, riducendo così il rischio di alcune differenze di azione tra un esaminatore e un altro.

Uno degli obiettivi principali dell’esame sensoriale consiste nell’ evidenziare perdite sensoriali, per cui i test di base dovrebbero campionare le principali suddivisioni funzionali dei sistemi sensoriali e vengono eseguiti dalla direzione distale a quella prossimale. [15]

Infatti tra i vari test di base è compresa la valutazione: [15-16]

  • Della sensibilità tattile, dolorifica e termica
  • Della barestesia, grafestesia e pallestesia
  • Localizzazione del punto di stimolazione tattile (topognosia)
  • Dell’errore di posizione: la statestesia
  • Della soglia di rilevamento del movimento: cinestesia
  • Di discriminazione tra due punti
  • Della stereognosia, ilognosia e morfognosia
  • Test di identificazione
  • Dell’equilibrio, dell’udito, della vista, dell’olfatto e del gusto.

STRUMENTI UTILIZZATI PER LA VALUTAZIONE DEI SISTEMI SENSORIALI

Algesimetro   

Pennellino per valutazione cutanea

  

Diapason

Baseline Two Point Discriminator

CONCLUSIONE

Il fisioterapista, oltre al deficit motorio, deve considerare l’interdizione di senso che le patologie nel processo di disautonomia provocano, inducendo un gap conoscitivo nei confronti del mondo e alterando così la realtà dell’individuo. Dunque il paziente è in grado di conoscere il mondo solo attraverso le modalità che la patologia ha risparmiato, mentre solitamente il modo di approcciare ed interagire con l’ambiente, come intuibile dal costrutto fin ora descritto, è molto variegato. La riabilitazione quindi permette anche di restituire, quando possibile, l’opportunità di conoscere il mondo attraverso il movimento, in quanto individuo e mondo sono in un accoppiamento strutturale che permette di costruire la singola realtà. Da queste considerazioni è possibile percepire l’importanza della conoscenza dei sensi nella formazione e lavoro di un fisioterapista, considerando anche l’elaborazione delle sensazioni e di come questa possa essere influenzata da determinati fattori che potenzialmente possono distorcere la realtà.
La riabilitazione è un processo più articolato di quello che possa sembrare dall’esterno in quanto agisce sulla globalità dell’individuo, tenendo conto anche della relazione tra il soggetto e l’ambiente, e considerando la patologia come un interfernza di questo rapporto.

REFERENZE

  1. Marzvanyan A, Alhawaj AF. Physiology, Sensory Receptors. 2021 Aug 27.
  2. De Anima di Aristotele , Libro II, cap. 7-11
  3. Raju H, Tadi P. Neuroanatomy, Somatosensory Cortex. 2021 Nov 14. In: StatPearls. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2022 Jan.
  4. Craig AD. How do you feel? Interoception: the sense of the physiological condition of the body. Nat Rev Neurosci. 2002 Aug;3(8):655-66. doi: 10.1038/nrn894
  5. Schmidt, A. J., Gierlings, R. E., and Peters, M. L. (1989). Environmental and interoceptive influences on chronic low back pain behavior. Pain 38, 137–143.
  6. Wald, J., and Taylor, S. (2008). Responses to interoceptive exposure in people with posttraumatic stress disorder (PTSD): a preliminary analysis of induced anxiety reactions and trauma memories and their relationship to anxiety sensitivity and PTSD symptom severity. Cogn. Behav. Ther. 37, 90–100.
  7. Paulus, M. P., and Stein, M. B. (2010). Interoception in anxiety and depression. Brain Struct. Funct. 214, 451–463.
  8. Naqvi, N. H., and Bechara, A. (2010). The insula and drug addiction: an interoceptive view of pleasure, urges, and decision-making. Brain Struct. Funct. 214, 435–450
  9. Fogel A., The Psychophysiology of Self-Awareness, W. W. Norton, London 2008.
  10. Krantz, John. “Experiencing Sensation and Perception – Chapter 1: What is Sensation and Perception?” p. 1.6. Retrieved May 16, 2013
  11.  Lumen learning Sensation Available from: https://courses.lumenlearning.com/boundless-ap/chapter/sensation/ 
  12. Luca Taddio, Ontologia delle illusioni e genesi del senso, Scenari, vol. 13, 2/2020 • ISSN 2420-8914 • DOI 10.7413/24208914073
  13. Masuda et al. (2008). J Pers Soc Psychol. 2015 Mar;108(3):496. doi: 10.1037/pspa0000022.
  14. Gadhvi M, Waseem M. Physiology, Sensory System. [Updated 2021 May 9]. In: StatPearls. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2022 Jan.
  15. Sensation. (2021, March 19). Physiopedia, . Retrieved 09:26, April 9, 2022
  16. N. Basset, Bilanci e rieducazione dei disturbi della sensibilità della mano, EMC – Medicina Riabilitativa, Volume 28, Issue 4, 2021,ISSN 1283-078X,
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